mercoledì 29 ottobre 2008

Delirio di fine giornata: upgrade di joomla

Dopo aver aggiornato un'installazione di Joomla dalla versione 1.0.12 (datata dicembre 2006) alla versione stabile corrente del branch 1.0 (1.0.15) mi chiedo: com'è possibile che un progetto open di questo tipo (parlo soprattutto delle dimensioni del progetto) abbia una qualità di codice decisamente alta (per quanto sia possibile in PHP, ma questa è un'altra storia) e non dia alcun tipo di problema durante l'upgrade?
Quanto sono bravi quelli di Joomla?
Non per niente è un progetto pluripremiato il cui upgrade consiste nello scompattare un archivio sostituendo i file sul server.

Nel caso vi sembrasse strano il mio stupore per questa semplice ma efficace procedura, probabilmente non avete mai provato ad aggiornare SugarCRM, oppure vi è andato di culo l'upgrade.. cosa che a me non è _mai e poi mai_ capitata

martedì 28 ottobre 2008

L'avanzata del Cloud Computing

Dopo essermi perso dietro agli impegni universitari, che mi porteranno (probabilmente) a finire gli esami entro pochi giorni, ho pensato di scrivere qualche riga su una delle "keyword" del momento: cloud computing.

Seguo ormai da qualche tempo la crescita costante di interesse del mondo informatico a riguardo; E proprio in questi giorni ha ricevuto una spinta notevole da parte di Microsoft, con la presentazione di una piattaforma di servizi per il cloud computing: Azure. D'altra parte la stessa tecnologia era già stata criticata da Richard Stallman, ma andiamo con ordine.

Il concetto principale del Cloud Computing (ma non è _solo_ questo) è il fatto di fornire software come servizio attraverso Internet (la classica nuvoletta nei diagrammi di rete, da cui il nome). Da qui le critiche di Stallman, che vede come un pericolo il fatto di accettare sempre di più che i nostri dati (ed anche quelli aziendali) risiedano fisicamente su server remoti, potenzialmente di proprietà e sotto il controllo di aziende esterne. Infatti pensiamo ad aziende che affidano la contabilità a fogli di calcolo su Google Apps. Rubare la password di un account internet è sicuramente più semplice che penetrare in una rete aziendale e rubare dati dal server centrale.

Ma d'altra parte con l'avvento della categoria dei subnotebook o netbook, si fa sempre più concreta ed appetibile la possibilità di usare il browser in giro per il mondo lavorando su computer decisamente più potenti e più sicuri (se non altro dal punto di vista del backup, ridondanza e per il fatto di essere in un data center) attraverso internet. A questo punto il fatto di non avere i dati nel proprio pc può diventare un punto di forza.
Come non si può definire punto di forza il fatto di essere in giro per lavoro con un portatile che pesa meno di un kg e che costa 300 euro, poter lavorare su documenti grossi, salvare foto etc.. e non dovermi preoccupare più di tanto se mi si rompe/me lo rubano?

Quindi come al solito, credo che la tecnologia di per sè non sia pericolosa e che non sia neanche indispensabile, ma utile ed interessante. Quindi con un po' di buon senso, sapendo a cosa si va incontro, si può decidere in che modo usufruire di questa nuova tecnologia su cui un sacco di aziende di livello mondiale stanno investendo non poche risorse..

sabato 4 ottobre 2008

AtLeap: free open-source java cms

In questo periodo sono venuto a contatto con atleap, uno dei pochi cms scritto in java. L'ho trovato decisamente interessante.

Bene o male le potenzialità che mostra all'utente finale sono le solite dei cms. Eppure ha qualcosa in più: usa un sacco di tecnologie interessanti.
La prima cosa che mi ha impressionato è il fatto che basta scaricarlo (uno zippone da più di 30MB), scompattarlo e lanciare dalla root il comando

> bin/start-demo.sh

Facendo così lancia un'istanza di jetty, crea il db su hsqldb e avvia l'applicazione web che si basa su Spring, Hibernate, diversi progetti Commons ed altri che non sto qui ad elencare. E subito si può partire ad utilizzarlo.

Questo per dire che mi è parso un progetto serio, fatto bene ed abbastanza documentato, cosa che non sempre avviene nei progetti open source.
Quello che secondo me manca rispetto ai vari cms in PHP è l'usabilità. Per quanto siano progetti fatti davvero bene, sia questo che opencms (che uso ormai da un po') hanno una complessità tale che all'inizio può davvero spaventare. Sono entrambi progetti seri, stabili e di una qualità davvero ottima, ma l'usabilità di Joomla è ancora un miraggio..