Non è mia intenzione parlare dell'aspetto politico delle elezioni del nuovo presidente degli USA, ma puntare l'attenzione su un dettaglio che per me ha una grande importanza e sicuramente è un punto di svolta: l'utilizzo di internet durante la campagna elettorale.
Di questo aspetto hanno già parlato in molti: l'utilizzo massiccio di strumenti quali linkedin, myspace, twitter, facebook ed altri canali di comunicazione su internet è un evento senza precedenti. Da notare che questi strumenti sono stati usati da una parte e dall'altra. Per esempio su linkedin (l'unico network sociale a cui sono iscritto e quindi quello che conosco meglio) ci sono tutti i "protagonisti" da Obama (attualmente 16° su toplinked ) a McCain, Sarah Palin a Hillary Clinton (Joe Biden non mi pare ci sia..).
E già questo è un punto su cui si potrebbe discutere. Infatti l'utilizzo di questi strumenti ha reso possibile un diverso approccio alla vita politica ed alla vita di un politico.
Personalmente ho l'impressione che i nostri politici non riescano minimamente a rendere la gente partecipe delle decisioni, che vengono viste come un'imposizione dall'alto.
Ed è proprio su questa mancanza di comunicazione che ha trovato terreno fertile un movimento come quello dei grillini. Che va ben oltre, certo, ma non si può nemmeno negare che uno dei fattori del suo successo sia il concetto di estraneità che prova il singolo cittadino verso la classe politica.
Su questo si potrebbe andare avanti ancora molto, ma arrivo invece al motivo che mi ha spinto a scrivere queste riflessioni: Obama ha risposto alla grande, secondo me, ai dubbi di tutte le persone che si son chieste "ma dopo questa campagna in stile web 2.0, con il coinvolgimento in prima linea di elettori e simpatizzanti, cosa succederà?" la risposta è stata chiara: change.gov. In attesa dell'insediamento del nuovo presidente, che avverrà il prossimo 20 gennaio, quello sarà il canale ufficiale per seguire l'avvicinamento alla Casa Bianca di Barack Obama: da lì avremo notizie, video (proprio oggi ne hanno pubblicato uno), news e potremo anche interagire.. il fatto che questo sia avvenuto nel States, fa ben sperare che presto anche altri paesi si adegueranno, cercando di riavvicinare la gente al mondo politico attraverso gli strumenti che mette a disposizione internet e forse riusciranno anche ad attenuare un po' la sensazione di estraneità verso lo Stato.
PS: Basta che non sia un'altra puttanata in stile Italia.it!
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